Licenziamento per giusta causa? Ecco quando è possibile
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Licenziamento per giusta causa? Ecco quando è possibile

Stanco del comportamento scorretto di un dipendente? Esiste il licenziamento per giusta causa, ma  per attuarlo ti servono prove.

In cosa consiste il licenziamento per giusta causa?

C’è la falsa credenza, in Italia, per cui sarebbe impossibile licenziare un dipendente assunto con contratto a tempo indeterminato. Naturalmente non è vero: indeterminato non significa eterno! Certo, la legge italiana tutela i diritti dei lavoratori, ma essa prevede anche dei casi in cui non solo è possibile, ma persino giusto licenziare. Falsa malattia, abuso permessi Legge 104 sono alcuni dei casi.

L’istituto si chiama, appunto, licenziamento per giusta causa, ed è disciplinato dall’articolo 2119 del Codice Civile.  Nelle fattispecie previste, l’azienda può non solo recedere da un contratto di lavoro, ma può farlo senza alcun preavviso, in tronco. Ciò è necessario per ristabilire quanto prima un ambiente lavorativo sereno nell’azienda.

In questo articolo elenchiamo tutti quei comportamenti individuati dalla dottrina giuridica che legittimano la scelta del datore di lavoro di risolvere il contratto. Si ha giusta causa, in generale, quando l’inadempimento è talmente grave che qualsiasi altra sanzione comminata sarebbe insufficiente a tutelare l’interesse dell’azienda.

Perdere il lavoro è un’esperienza spesso devastante, e perciò la giurisprudenza ha individuato delle condizioni precise, ancorché soggettive, in cui è giusto mandare a casa una persona in modo definitivo. D’altronde, mantenere al suo posto un certo dipendente può danneggiare l’immagine dell’azienda, e di conseguenza anche gli altri lavoratori. Senza contare il fatto che, per ogni lavoratore poco motivato che rimane in azienda, uno più volenteroso rimane fuori!

Ricordiamo che se un dipendente non lavora come gli altri non significa che egli sia disonesto. Potrebbe piuttosto sentirsi poco valorizzato nel ruolo assegnatogli, oppure avere problemi familiari che ne compromettono il rendimento. Questa è una delle ragioni per cui non tutti i comportamenti vengono puniti allo stesso modo.

La materia giuridica

Il licenziamento per giusta causa può essere disposto dal datore di lavoro quando il lavoratore realizza comportamenti disciplinarmente rilevanti così gravi da non consentire anche in via provvisoria la prosecuzione del rapporto di lavoro.

Ricorda, però, che le prove mostrate in sede di giudizio devono essere incontrovertibili: la Legge non concede ai datori di lavoro il potere di licenziare in tronco per un mero capriccio.  Per questo è importante rivolgersi prima di tutto a un’agenzia investigativa. Grazie a Leonardo International Investigation sarai certo di ottenere i risultati sperati, e per almeno 3 ragioni.

Primo: trasformare dei semplici sospetti in prove valide e documentate è lavoro da professionista.

Secondo: anche se il dipendente trasgredisce apertamente il contratto di lavoro, un’indagine incauta potrebbe metterlo in guardia. Il lavoratore impiegherebbe allora un istante a mutare i comportamenti scorretti o illeciti, e così perderesti per sempre la tua occasione.

Terzo: come dicevamo poc’anzi, la valutazione è soggettiva. È possibile che due stesse violazioni non vengano punite entrambe con il licenziamento. Ogni posizione lavorativa è un caso a sé. Perciò, ad esempio, un certo tipo di comportamento può giustificare il licenziamento di un contabile, ma non quello di un magazziniere. A questo proposito la sentenza n. 1077/2008 della Corte di Cassazione ha definito quali parametri prendere in considerazione nella valutazione:

  • l’intensità dell’elemento intenzionale;
  • il danno arrecato al datore di lavoro;
  • il grado di affidamento in base alle mansioni svolte dal lavoratore;
  • la natura e la tipologia del rapporto;
  • assenza di precedenti sanzioni.

I casi in cui si verifica la giusta causa

È evidente che la materia è piuttosto complessa, e perciò a maggior ragione è necessario l’apporto di un professionista con centinaia di casi simili alle spalle. In seguito parleremo dei servizi investigativi offerti alle aziende da Leonardo International Investigation.

Ma prima vediamo nel dettaglio in quali casi si verifica la giusta causa:

  • abuso dei permessi derivanti dalla Legge 104/92;
  • ingiustificato rifiuto di lavorare;
  • abbandono immotivato per oltre 4 giorni del posto di lavoro, se da esso deriva un grosso danno all’organizzazione aziendale;
  • abbandono del posto di lavoro se da esso deriva un pregiudizio all’incolumità delle persone o alla sicurezza degli impianti, o nel caso di un dipendente con mansioni di custodia o sorveglianza;
  • insubordinazione con reazione fisica e verbale nei confronti di colleghi o superiori;
  • uso del telefono o dei social network durante l’orario lavorativo;
  • diffamazione dell’azienda e dei suoi prodotti, anche su pagina Facebook personale;
  • dipendente che, nei periodi coperti da indennità di malattia, lavora per un’altra azienda;
  • presentarsi al lavoro dopo aver assunto alcolici o stupefacenti;
  • falsificazione di cartellino o badge;
  • falsificazione del certificato medico;
  • assenza ripetuta alla visita fiscale INPS;
  • sottrazione indebita di beni aziendali di rilevante valore;
  • rifiuto ingiustificato a prendere servizio presso altro reparto o sede (se il trasferimento è legittimo);
  • attività in concorrenza con l’azienda;

E i comportamenti scorretti ma privati?

I casi sopra elencati si riferiscono alle trasgressioni del contratto fra il dipendente e l’azienda. Ma ricorda che il licenziamento per giusta causa non si riferisce solo a comportamenti attuati sul posto di lavoro. Questo perché anche un reato commesso nella vita privata può pregiudicare l’immagine dell’azienda e il rapporto di fiducia fra questa e il dipendente. Cosa direbbero, ad esempio, i clienti di una banca se uno dei dipendenti fosse condannato per usura o per appropriazione indebita? E se un altro fosse condannato per molestie sessuali, come la prenderebbero colleghe e colleghi? In entrambe le ipotesi, pur fuori dalla sfera del contratto, il fatto contestato si riflette sull’ambiente di lavoro.

È un tema molto delicato. Sono rari i casi in cui è immediatamente chiaro quale strategia adottare per fronteggiare il comportamento dei dipendenti. Perciò, per richiedere una consulenza o un preventivo gratuito alla nostra agenzia, non ti resta che dircelo.

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